(ASI) "Più che apertura di una Olimpiade sembrava una rappresentazione de "I francesi della decadenza", parafrasando il famoso dipinto di Thomas Couture che rappresenta la decadenza dei costumi e morale dei romani alla fine dell'impero, poco dopo spazzati via dai barbari. Più che apertura di Olimpiadi sembrava l'apertura di un festival alla filosofia gender.
Era Paris 2024 o il Gaypride? La parodia dell'Ultima Cena di Leonardo in cui il Cristo viene sostituito da una donna obesa, mentre figure queen e trans (anche un bambino) raffigurano i suoi apostoli, vorrei vedere se avessero provato a fare una cosa del genere verso il profeta Maometto: ma contro i cristiani tutto è concesso. Porgono l'altra guancia. Anche se non so per quanto. Poi lo spirito di fratellanza tra i popoli di Olimpia tradito. Dopo aver vergognosamente discriminato, escludendoli dai giochi, gli atleti russi e bielorussi, sono i valori Occidentali di questi Giochi che proponiamo in alternativa? Sono anche le Olimpiadi uno strumento per propaganda ideologica e per diffondere l'odio e le divisioni tra i popoli? Io dico: no grazie. Lo sport è un'altra cosa." Così in una nota Stefano Valdegamberi, Consigliere Regione del Veneto.