(ASI) Roma - “Si moltiplicano gli osservatori economici costretti a infierire sul drastico deterioramento del quadro economico prodotto dalle politiche di tagli e immobilismo del Governo Meloni. Anche Prometeia, nel Rapporto di previsione di settembre 2023, certifica l'inesorabile tendenza alla crescita zero del 2023, con uno striminzito +0,7%.
Di più, perché l'istituto vede nerissimo anche per il 2024, con una stima di crescita del +0,4%, un taglio secco rispetto al +1,2% inserito nella Nadef dal Governo. E quali sono, secondo Prometeia, i motivi alla base di questo crollo della crescita del Pil? Semplice: la politica monetaria restrittiva della Bce, subìta dal Governo con 11 mesi di totale immobilismo e irrilevanza; la debolezza dei consumi delle famiglie, rispetto alla quale né la Nadef, né la successiva Legge di bilancio sembrano in grado di delineare risposte concrete; la fine degli effetti del tanto vituperato Superbonus; le modifiche apportate dal Governo al Pnrr, che depotenzieranno gli impatti sul Pil nel 2023 e 2024. Insomma, un disastro in piena regola del duo Meloni-Giorgetti. Ma ovviamente, come sempre accade, non diranno mai che è colpa loro, perché come noto la colpa è della brigata Wagner, dell'Europa, dei benzinai, del Superbonus e via dicendo”. Lo comunicano in una nota i componenti M5S della Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.