(ASI) Roma – Pensare di caricare a Villa Spada i rifiuti verso il futuro inceneritore di Santa Palomba è una follia. Quello che prima era solo un sospetto adesso è una certezza: l'Amministrazione comunale sta cercando di individuare delle aree nelle zone periferiche di Roma dove caricare i rifiuti provenienti dai camion compattatori di raccolta stradale direttamente sui container diretti alla stazione di Santa Palomba.
In questo modo si continua a far pagare ai cittadini l'incapacità di scegliere una vera economia circolare. Bruciare i rifiuti indifferenziati, infatti, è l'antitesi dell'idea stessa di economia circolare. Ancora una volta i fatti dimostrano che non solo la pratica dell'incenerimento è assurda, dannosa, non in linea con le Direttive europee e non è risolutiva dei problemi. Ma anzi ne crea molti altri a partire dalla gestione del trasporto. Oltre a non offrire una soluzione al trattamento dei rifiuti, questa modalità andrà a incidere negativamente sulla qualità della vita dei residenti a causa dell'incremento esponenziale del livello di traffico e dell'inquinamento ambientale.
Aggiungiamo che la zona di Santa Palomba, scelta per la costruzione dell'inceneritore, è collocata lungo la linea ardeatina soggetta a vincoli ambientali e archeologici. Per cui portare i rifiuti in quell'area sud di Roma andando a impattare anche sugli abitanti dei Comuni limitrofi come Pomezia, Ardea e Albano è una strategia semplicemente folle.
Pertanto, invitiamo il sindaco a Gualtieri a fermare la procedura e ad affidarsi a una Commissione nazionale e internazionale di super esperti che possano indicare le soluzioni migliori per Roma.
Ricordiamo inoltre che solo qualche giorno fa la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale ha dato parere negativo alla realizzazione del biodigestore da cento mila tonnellate annue a Cesano. Questo dimostra ancora una volta che i mega impianti non sono strutture sostenibili e accettate dalla comunità dei residenti. Continuiamo a dire che la soluzione sono i piccoli impianti a basso impatto ambientale distribuiti su tutto il territorio dei 14 Municipi della città.
Inoltre, chi avanza queste proposte forse non sa che Villa Spada chiamata da RFI 'Roma smistamento' si trova solo a pochi metri dall'impianto Tmb salario che per oltre dieci anni ha inquinato in maniera molto pesante tutto il territorio circostante. E di recente la comunità si è opposta all'ipotesi di realizzare un impianto di trattamento delle terre da spazzamento proprio nel vecchio Tmb.
Per questo annunciamo sin da ora che saremo al fianco dei cittadini pronti a manifestare di fronte a questa ultima nuova ipotesi che altro non è che l'apoteosi della follia.
Così in una nota i consiglieri capitolini del Coordinamento Verdi-Sinistra Ferdinando Bonessio e Alessandro Luparelli