(ASI) "Con il decreto aree idonee, il Governo dichiara guerra al fotovoltaico Avrebbe dovuto essere un provvedimento mirato ad armonizzare le esigenze di diversi settori e di diverse vocazioni territoriali, a garantire procedure e tempi certi agli investitori, a sbloccare un preziosissimo potenziale di sviluppo economico e industriale, per troppo tempo tarpato.
Si attendeva un decreto necessario per porre un freno alle speculazioni e per sostenere le iniziative più solide, innovative e urgenti, tanto per la protezione del clima quanto per la stabilizzazione dei prezzi dell'energia elettrica e quindi il taglio delle bollette. Invece siamo di fronte all'ennesimo atto protezionista che non fa chiarezza, non armonizza, non agevola il settore. Sparisce l'automatismo di considerare automaticamente idonee le aree industriali, si pretende di imbrigliare impianti in continua evoluzione mentre sul fronte agricolo sarebbe praticamente impossibile realizzare impianti fotovoltaici classici installati a terra di qualsiasi dimensione, nella quasi totalità territorio italiano. L'esecutivo pretende di governare il Paese fingendo di essere ancora nelle condizioni di 60 anni fa, rifiutandosi di ascoltare le istanze degli operatori di settori cruciali per la competitività economica e industriale italiana, nonché le indicazioni della scienza per affrontare la crisi climatica. Ci stanno portando a sbattere, ossessivamente in retromarcia."
Così in una nota Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 nella segreteria del Pd.