(ASI) Roma – “Sono mesi che suoniamo la sveglia alla premier Meloni: senza misure mirate a tutela del potere d’acquisto degli italiani, il rischio di un effetto domino devastante su tutti i settori produttivi del paese si fa ogni giorno più concreto.
Oggi Confesercenti ci tratteggia un quadro agghiacciante sul commercio, con 11.800 esercizi che hanno abbassato definitivamente le saracinesche nel primo semestre dell’anno e altri 24 mila pronti a farlo da qui alla fine del 2023. Quando si minimizzano gli effetti nefasti delle tariffe spropositate della benzina, e si resta immobili su caro-affitti e caro-mutui, i risultati sono questi. L’unica azione dell’esecutivo Meloni è stata quella di smantellare il reddito di cittadinanza, dando così un’altra mazzata alla domanda interna. In Italia il commercio è da sempre un pilastro insostituibile della nostra economia, e il suo “anno nero” è figlio della paralisi “austeritaria” del governo. Oltretutto proprio in questi giorni gli italiani sanno che per loro si prospetta un autunno sulle montagne russe in tema di bollette, con le utenze di luce e gas pronte ad aumentare di nuovo. Di tutta risposta, al governo abbiamo gente come Lollobrigida che viene a spiegarci come chi ha meno “mangia spesso meglio”. Meloni apra un attimo gli occhi, perché il rischio qui è che chi ha meno arrivi presto a non mangiare più”. Così in una nota la capogruppo M5S in comm. attività Produttive Emma Pavanelli.