(ASI) Roma -“Salario minimo e tassazione degli extraprofitti bancari. Non sappiamo ancora se con reale convinzione, o per cinico opportunismo, su questi temi sembra che l'autostrada neoliberista del Governo possa in qualche modo cambiare tracciato.
Noi non ci fidiamo, perché abbiamo di fronte un Esecutivo e una maggioranza che da nove mesi a questa parte hanno dimostrato di non avere una visione di politica economica, di sviluppo inclusivo e sostenibile, di redistribuzione per una vera giustizia sociale. Non ci fidiamo delle esternazioni estive e 'stagionali' del ministro Salvini su un vero contributo sugli extraprofitti bancari, dopo mesi di colpevole immobilismo e perdite di tempo giocate sulla pelle di cittadini finiti in crisi per il pagamento delle rate del mutuo. Non ci fidiamo di un ministro e di un Esecutivo che oggi sembrano svegliarsi sulla questione degli extraprofitti bancari, ma che contemporaneamente infilano, in un decreto approvato ieri, l'esonero dal tetto dei 240mila euro degli stipendi pubblici di alcune, selezionate e privilegiate figure della società Stretto di Messina, riesumata per tornare a inseguire il Ponte sullo 'spreco'. Non ci fidiamo di un ministro e di un Governo che parlano adesso di extraprofitti bancari mentre solo qualche giorno fa, nel Decreto legge 'Caldo', hanno avuto il coraggio di regalare ai colossi dell'energia 5 comodi mesi di proroga per il pagamento del contributo sugli extraprofitti energetici, senza sanzioni e interessi. E non ci fidiamo dell'ennesima apertura arrivata ieri dalla premier Meloni sul salario minimo, che ora vorrebbe un incontro con le opposizioni. Apertura arrivata solo quando i sondaggi testimoniano che il 70% degli italiani è a favore delle misura. Di sicuro, dopo il Consiglio dei ministri di ieri, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, emerge l'importanza del M5S, della sua perseveranza e intransigenza. Sì, perché senza troppi giri di parole dobbiamo dire chiaro e tondo che salario minimo e tassazione degli extraprofitti sono temi posti all'attenzione dell'agenda politica dal M5S. Senza di noi oggi non parleremmo di questi temi. Di certo non ne parlerebbe un centrodestra più interessato ai tagli e all'austerità, agli scudi penali e ai condoni fiscali, ai superstipendi, ai vitalizi e ai privilegi di pochi. Ancora oggi il M5S è quell' 'anomalia' che guarda a chi soffre, a chi si trova ai margini, a chi rischia di pagare il prezzo più alto delle emergenze. Ancora oggi, mai come oggi, siamo la sabbia in quell'ingranaggio di centrodestra che vuole stritolare il Paese portandolo alla stagnazione dopo un biennio di crescita record”. Lo scrive in un post su Facebook Mariolina Castellone (M5S), vicepresidente del Senato.