(ASI) “Grave errore da parte del Governo pensare di risolvere dei problemi o delle distorsioni di mercato introducendo nuove tasse. Piuttosto che incentivare i comportamenti virtuosi delle banche o far venir meno i sussidi alle stesse, scegliere questa strada, sempre errata, crea gravi conseguenze.
Solo uno Stato illiberale decide a tavolino quali profitti siano legittimi e quali ‘extra’, solo i Paesi comunisti criminalizzano il profitto, che è in realtà il motore del libero mercato. L’unico risultato di aver tassato gli extraprofitti delle banche sarà misurabile nel prezzo che pagheranno i cittadini e le imprese. Lo stiamo già vedendo in queste ore con il crollo dei titoli europei, mentre decine di miliardi di euro stanno andando in fumo. Siamo molto delusi dall’atteggiamento illiberale e statalista adottato dal Governo con le politiche economiche promosse in questi ultimi mesi. L’attacco alle multinazionali prima, poi il paniere calmierato e ora gli extraprofitti sono tutte pessime misure, oltre ad essere pessimi segnali che legittimano l’intervento irruento dello Stato in economica e delegittimano la libertà d’impresa creando preoccupanti precedenti.” Così in una nota, Dario Peirone e Alessandro Bertoldi, rispettivamente Direttore generale ed esecutivo dell’Istituto Milton Friedman.