(ASI) "Che ci siano medici ‘nostalgici’ e ancorati alle misure imposte negli anni pandemici fa davvero riflettere” affermaCristina Zaccanti, di Ivrea, dirigente nazionale delPopolo della Famiglia, che continua: "Siamo stati tutti, in misura diversa e con reazioni diverse, segnati da un'esperienza che ci ha cambiato la vita.
Mentre i giudici portano avanti le indagini, mentre c'è chi vorrebbe rimuovere conseguenze pesantissime sia in termini di salute che di perdita del lavoro, di separazioni famigliari e dissidi insanabili, sconcerta constatare come a fronte deldiritto dei genitori a tutelare la persona del figlio minoreun medico rifiuti il soccorso in una struttura a questo adibita”.
“Un punto fondamentaleche è pure importantetenerepresente – precisa Zaccanti – è ilbasso grado di attendibilità del tamponeche vieneutilizzato per rilevare una eventuale positività al covid-19,fattoche lo rende comunque uno strumentodiagnosticosu cui è rischioso fare affidamento. Inoltre grazie a medici coscienziosi sono state da tempo identificate terapie efficaci per contrastare la stessa covid-19 anche in presenza di più co-morbidità”.
“Chiediamo pertanto aMatteo Chiantore, primo cittadino, avvocato e padre –concludeZaccanti – diintervenire presso la Direzione Sanitariaaffinchénon si perseveri maniacalmente in pratiche legate ad una situazione sanitaria che persino l'OMS da alcune settimane ha dichiarato conclusa".