L’Istat ha recentemente pubblicato due report importanti per comprendere l’andamento dell’economia italiana entro e oltre i confini nazionali: report sui “Prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni” e il report sul “Commercio estero extra-Ue”.
Il commento Istat sul report “Prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni”:
“A marzo, i prezzi alla produzione dell’industria continuano a diminuire su base mensile – grazie soprattutto agli ulteriori ribassi sul mercato interno dei prezzi dei prodotti energetici – e segnano una decisa decelerazione della crescita tendenziale. Quest’ultima, con riguardo al mercato interno, si riporta esattamente sul valore di due anni prima, consolidando la fase di rientro del fenomeno inflattivo a monte.
La crescita su base annua dei prezzi rallenta ancora per quasi tutti i settori manifatturieri e, per la prima volta dopo oltre due anni, si rileva una flessione tendenziale dei prezzi per coke e prodotti petroliferi raffinati e metalli e prodotti in metallo.
Anche per le costruzioni, i prezzi si confermano in calo; la flessione congiunturale più ampia per strade è dovuta al ribasso dei costi di alcuni materiali che più che compensa il rincaro dei noli; su base annua, la crescita è in netto rallentamento sia per edifici sia per strade.”
Il commento Istat sul report “Commercio estero extra-Ue”:
“A marzo, dopo due mesi di crescita, l’export verso i paesi extra Ue27 segna una riduzione su base mensile dovuta principalmente alla contrazione delle vendite di beni di consumo non durevoli.
L’import, in calo da settembre dello scorso anno, registra un’ulteriore riduzione congiunturale, spiegata per circa due terzi dai minori acquisti di energia e beni intermedi, favorevolmente condizionati dai ribassi dei relativi prezzi.
Su base annua, la crescita dell’export rallenta mentre l’import segna una drastica discesa, geograficamente diffusa, cui contribuisce principalmente l’ampia flessione degli acquisti di energia e beni intermedi.
Il surplus commerciale con i paesi extra Ue27, sostenuto dal forte avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, è molto ampio (il più elevato da oltre trenta anni).”
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia
Fonte: Istat