(ASI) Roma -. "Le riforme istituzionali non possono essere un terreno di scambio o, peggio, un regolamento dei conti all'interno del Governo e della maggioranza.
Non è ammissibile che, anche in vista delle elezioni regionali, la Lega pretenda lo scalpo dell'autonomia differenziata, rendendosi poi disponibile a ragionare sul presidenzialismo voluto da Fratelli d'Italia. Così come è inquietante osservare la proposta di recupero delle province avanzata da Forza Italia per non lasciare troppo campo all'autonomia regionale della Lega. Le riforme non sono un gioco da tavolo, da consumare sulla pelle del Paese. Il M5S non è disposto a 'bersi' la favola, raccontata dai ministri Salvini e Calderoli, dell'autonomia differenziata nell'interesse di tutto il Paese, non solo del Nord, ma anche del Sud. L'accoppiata bozza Calderoli e articolo 143 della Legge di bilancio pretende di individuare i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, in un solo anno, salvo poi affidarne la definizione a una Cabina di regia a trazione leghista o, in subordine, a un Commissario. Non è previsto alcun riferimento alle ingenti risorse necessarie a finanziare gli stessi Lep e il Fondo di perequazione tra territori. Si tiene ancora in piedi lo sciagurato criterio della spesa storica, pronto a tornare in auge dando di più a chi ha di più, e meno a chi ha di meno. Su settori delicati come sanità, istruzione, trasporti, energia non ci possiamo permettere di cristallizzare i già troppo accentuati divari esistenti. Un Paese cresce in modo armonioso se crescono tutte le sue componenti, tutti i suoi territori. Vale per il Sud, ma vale anche per i tanti 'Sud' del Nord Italia, ovvero aree disagiate dell'Italia settentrionale che questo progetto rischia di penalizzare ulteriormente". Lo comunica in una nota Daniela Torto, capogruppo M5S in Commissione bilancio della Camera.