(ASI) “È bastata una dura opposizione, approfondita nel merito, su un atto urbanistico che gira negli uffici comunali dal 2015, per sbriciolare nuovamente una maggioranza oramai in piena crisi e senza guida” lo dichiara in una nota Marco Di Stefano, capogruppo Udc-Forza Italia in Assemblea Capitolina e capolista per le prossime elezioni alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale 1 Lazio 1.
“Una delibera urbanistica” spiega il consigliere “che scotta come una patata bollente, e che dopo otto anni l’assessore Veloccia impone di votare a soli dieci giorni dalle elezioni politiche, in piena campagna elettorale. Nella Conferenza dei capigruppo si era deciso diversamente, ovvero di affrontare in questi giorni solo atti che non necessitano di un dibattito approfondito, per consentire a tutti i consiglieri comunali, molti dei quali impegnati in prima persona, di conciliare il lavoro per la città con l’impegno elettorale”.
“Si è voluto forzare la mano,” prosegue Di Stefano “facendo passare tale atto come un atto dovuto, come una semplice permuta di terreni tra privati e amministrazione comunale, nascondendo in realtà il fatto che in questa maniera si sarebbe depredata la città e i cittadini residenti a Collina Fleming dell’unico spazio pregiato destinato a servizi pubblici della zona”.
“Tutto questo” incalza il capogruppo “per una semplice permuta, basata non sul valore commerciale dei terreni, ma sull’ampiezza degli stessi, creando così, per il futuro, un precedente pericoloso. E ancora una volta, dopo una serie interminabile di votazioni con mancanza di numero legale, abbiamo assistito all’ennesimo spreco di tempo e denaro pubblico, terminato con la nuova convocazione dell’Assemblea domani, quando sarà necessaria una maggioranza in aula molto più esigua”.
“Ho chiesto in Aula il perché di questa forzatura” aggiunge Di Stefano. “Ho chiesto perché una delibera così importante, e ferma da otto anni, non potesse essere votata con un clima politico più sereno dopo l’appuntamento elettorale. Ho chiesto con insistenza quali siano i reali motivi di questa forzata scelta della Giunta per l’approvazione di un’edificazione, che sembrerebbe, da notizie assunte, proprio in questi giorni sul mercato ad una cifra di vendita superiore ai venti milioni di euro, addirittura con già allegato il nuovo planovolumetrico, che in realtà corrisponde alla delibera in questione, ancora da votare”.
“Nessuna risposta” conclude il consigliere, “solo il solito fuggi fuggi dei consiglieri di maggioranza”.