(ASI) "Il Partito democratico sta facendo una campagna elettorale all’ultimo voto e le parole di Emiliano sul voto a PD o M5S è una 'emilianata' che va tradotta e non strumentalizzata.
Nelle ultime campagne elettorali, io, Emiliano e pochi altri avevamo previsto che il M5s sarebbe tornato forte al Sud durante le politiche dove oggi è concorrenziale, cresce e ruba voti alla destra, che intanto ha candidato solo catapultati in Puglia, cosi come in tutte le regioni del Sud e agli amministratori locali ha imposto di non fare comizi. Emiliano, nel suo modo, ha detto: 'Votate Pd perché è l’unico modo per battere la destra. Ma se proprio pensate di votare a destra allora votate M5s perché in Puglia governiamo insieme'. Noi siamo sicuri che la destra non vincerà e che qui in Puglia la somma dei voti dei restanti schieramenti sia nettamente superiore. Ma ovunque metteremo insieme tutte le forze politiche alternative ai sovranisti, perché in ballo ci sono temi fondamentali come i diritti civili su cui non si possono fare passi indietro. Sul lavoro, non è un caso che qui ci fossero De Luca ed Emiliano insieme e la distanza tra le nostre posizioni e quelle del M5s è comunque molto minore della distanza siderale che c’è tra noi e la destra, che vorrebbe cancellare ogni forma di assistenza. Ma poi, proprio con le linee guida del Manifesto per il Sud presentato a Taranto ci imponiamo di potenziare le politiche attive sul lavoro a cominciare dal salario minimo, altro tema contro cui si è schierata la destra. Stesso discorso sulla decontribuzione del 30% per le assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni del Sud: il governo Draghi, su impulso del Pd, stava trattando in Europa per rendere questo sconto strutturale. Ma saltò il governo e le responsabilità sono note". Così < in una nota Francesco Boccia, responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale PD e capolista al Senato in Puglia, in un'intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia