(ASI) "Faccio appello al senso di responsabilità dei dirigenti dell'agenzia delle entrate e dell'INPS per una sensata applicazione della normativa".
È l'appello rivolto dal senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, in riferimento "all'invio di avvisi e di atti dell'agenzia, che prospettano il consigliato ricorso alla crisi d'impresa, a fronte di meri ritardi nei pagamenti delle imposte, peraltro contemplati dalla legge per lo strumento del ravvedimento operoso".
"In particolare, riferendomi al combinato disposto dei commi uno e tre dell'articolo 30 sexies del decreto legge 152 del 2021, stante il carattere di non perentorietà dell'invito a richiedere la composizione negoziata, sollecito l'agenzia a non utilizzare questo strumento, che potrebbe rivelarsi causa scatenante la crisi di migliaia di imprese, soprattutto in un momento delicato e difficile come quello che stiamo attraversando. Un invito di tal fatta, soprattutto in presenza di organi amministrativi e di controllo, determinerebbe infatti un carico di responsabilità ulteriore sugli amministratori e sindaci, che finirebbe per essere scaricato sull'impresa attraverso la richiesta della composizione dello stato di crisi, e quindi attraverso il commissariamento di fatto. E naturalmente il governo, primo responsabile di tali incomprensibili atteggiamenti, dovrebbe attivarsi immediatamente per modificare, o perlomeno sospendere, l'efficacia del citato comma tre, togliendo quindi ogni ambiguità alla situazione, ed evitando che uno scarico di responsabilità dall'agenzia o dall'INPS agli amministratori e sindaci delle società interessate, finisca per danneggiare in ultima istanza le imprese, e quindi il sistema economico nazionale", conclude de Bertoldi.