(ASI) ROMA, “Il Parlamento, come tutte le istituzioni, ha il dovere di ascoltare il grido di dolore di tante donne, e dei loro figli, colpite dall’ulteriore violenza psicologica della vittimizzazione secondaria. A queste donne viene riversata addosso la sofferenza cui sono state sottoposte in precedenza, attraverso pregiudizi e stereotipi la violenza subita dal partner viene derubricata a conflitto interno alla coppia, di cui quindi la donna sarebbe corresponsabile.
La Relazione su questo tema proposta dalla commissione d’inchiesta sul Femminicidio del Senato è un ottimo punto di partenza ma bisogna alzare l’asticella della consapevolezza e del contrasto ad ogni distorsione che si ripercuote sulla condizione di vita delle donne. La conferenza stampa tenuta oggi al Senato, "da donna maltrattata a donna rivittimizzata", è stato un momento positivo di informazione per sensibilizzare sul tema e arginare quella che possiamo chiamare violenza istituzionale, che serpeggia nelle aule dei tribunali, incastrata in stereotipi e pregiudizi”.
Così la senatrice M5S Cinzia Leone, vice presidente della commissione Femminicidio di Palazzo Madama, che questa mattina al Senato ha promosso una conferenza stampa per approfondire il tema della vittimizzazione secondaria partendo dal caso concreto di Frida Bartolino.
“In occasione della presentazione pubblica della Relazione – aggiunge - il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato ha correttamente parlato di stereotipi sulla supremazia maschile che continuano. Quando avremo scacciato via questi retaggi di una società asimmetrica nel rapporto tra uomo e donna, avremo fatto un enorme salto di qualità nel livello di civiltà e rispetto della persona umana”.