(ASI) Roma "L'Europa continua a voler imporre assurdità burocratiche che danneggiano le nostre filiere produttive. L'ultima direttiva della commissione Ue obbligherà i pastori a dotarsi di certificato green a garanzia di emissioni inesistenti.
L'aumento dei costi dei fattori produttivi implica già reali difficoltà per la maggior parte degli allevamenti italiani. È necessario tenere in considerazione i mutati scenari. Basta burocrazia. L'Europa non deve indebolire il sistema di qualità italiano riconosciuto in tutto il mondo e, anzi, deve difenderlo. Come Lega abbiamo chiesto al ministro dell'Agricoltura di aprire immediatamente un dialogo con le competenti istituzioni europee affinché vengano riconosciuti gli standard di sicurezza, sostenibilità e qualità delle produzioni italiane, e di adottare una strategia condivisa. Nell'agenda di Bruxelles, in un momento storico di totale instabilità dettato dal conflitto in Ucraina, deve essere strategico e non più rinviabile l'obiettivo della autosufficienza alimentare e del riconoscimento del Made in Italy".