(ASI) "La proposta del segretario Letta di allungare di un anno il PNRR, fino al 2027, andrebbe sostenuta unitariamente da tutte le forze politiche perché consentirebbe di adeguare i progetti in corso collegati all’energia rispetto al nuovo quadro internazionale.
Ovviamente, i progetti su sanità e scuola devono andare avanti velocemente perché il tema della garanzia dei diritti universali resta la stella polare dell’intervento pubblico per la riduzione delle diseguaglianze. Ieri il Cdm ha fatto un primo passo molto utile nel breve termine ma non si può escludere nessun altro intervento successivo. Bisogna essere pronti a ogni ulteriore evenienza. È evidente, comunque, che la madre di tutte le partite politiche sull'energia si gioca, ancora una volta, in Europa; se Germania e i Paesi del nord avessero seguito la proposta italiana su acquisti e stoccaggi comuni per bloccare prezzi fissi già a dicembre, forse oggi saremmo in una condizione diversa, non possiamo sempre dover vedere il baratro per fare azioni comuni a Bruxelles. Da questa crisi, così come è successo con la pandemia, si esce soltanto con più Europa e l’Italia ancora una volta è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nell’unire i Paesi del sud con quelli del nord Europa". Così in una data Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, intervenendo a Verona a LetExpo organizzato da Alis.