(ASI) Roma - “La Lega chiede al Governo di intervenire con immediatezza ed attuare tutte le misure necessarie per il monitoraggio ed il contenimento della peste suina, che purtroppo circola con il proliferare incontrollato della fauna selvatica.
Gli ultimi casi accertati sono un segnale da non trascurare ed occorre agire in fretta per tutelare non solo il settore suinicolo italiano, che vanta un fatturato importante di circa 11 miliardi frutto del lavoro di 25.000 di aziende agricole, ma soprattutto prevenire un serio danno di immagine per il nostro Paese ed eventuali speculazioni di concorrenti esteri. Il rischio non è certamente legato alla salute, vista l’impossibilità del contagio per l’uomo e gli animali domestici, ma è chiaro che si tratta di una grave malattia altamente trasmissibile tra i suini che può danneggiare seriamente un settore altamente competitivo. Chiediamo quindi di conoscere i piani dell’esecutivo su questo fronte e se il Ministro ritenga, come noi riteniamo, urgente intervenire con ogni mezzo: rimuovendo prontamente tutti gli ostacoli che impediscono alle regioni di attuare i piani di contenimento dei cinghiali e riconoscendo i dovuti ristori ad agricoltori ed allevatori per i danni subiti. Intendiamo inoltre sapere se, anche alla luce delle risorse impiegate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, non si intenda adottare un piano strategico di rilancio della zootecnia italiana, sostenendo la nascita di progetti di filiera che possano aumentare la competitività del comparto e contribuire alla crescita dell’economia del Paese”.
Così in una nota i senatori della Lega firmatari dell’interrogazione in commissione Agricoltura: Giorgio Maria Bergesio (capogruppo), Gianpaolo Vallardi (Presidente), Francesco Bruzzone, Gianfranco Rufa, Cristiano Zuliani, Nadia Pizzol