(ASI) Roma - “Spiace dover constatare, che quanto sta accadendo in queste ore, con le durissime proteste dei portuali di Genova e Trieste, che rischiano di bloccare la movimentazione delle merci in tutto il paese, era stato ampiamente previsto.
E soprattutto rincresce che l’allarme lanciato durante il G20 sul Commercio Estero di Sorrento, dal nostro Forum, sia rimasto inascoltato. Importante sicuramente discutere delle logiche politiche ma è altrettanto necessario affrontare i problemi concreti che l’export italiano sta vivendo ormai da mesi. Io credo che sia arrivato il momento di affrontare seriamente questa tematica con gli imprenditori, i lavoratori e tutto quel mondo che dedica la propria vita affinché i prodotti italiani possano arrivare in ogni angolo del pianeta e mi riferisco, non a caso, alla portualità. Il problema principale che abbiamo portato all’attenzione del tavolo del G20 è quello legato ai costi dei container. Oggi leggiamo che il Presidente USA in persona, Joe Biden, ha deciso di intervenire nel caos che sta bloccando da giorni centinaia di navi nel porto di Los Angeles. Situazione analoga sta avvenendo nei porti di Trieste e Genova con un serio rischio di una gravissima paralisi commerciale. E allora è arrivato il momento che lo Stato, non solo provveda a sburocratizzare tutto il comparto dell’attività doganale, ma anche che si renda conto che è in atto una speculazione internazionale ai danni dell’Italia. Solo per fare un esempio: è assurdo e irrazionale che dal Sudafrica a New York il costo del trasporto di un container sia di 2500 $ mentre dall’Italia, tra i primi Paesi esportatori al Mondo, alla medesima destinazione finale sia di 8000$”. Lo afferma in una nota Lorenzo Zurino, Presidente del Forum italiano per l’Export.