(ASI) "Quando chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, compie un reato.
Se da un lato, infatti, l'ordinamento giuridico impone a ciascuno limitazioni e condizionamenti motivati dalle superiori esigenze della vita comunitaria, dall'altro deve garantire in positivo a ciascuno di essere libero e di sentirsi libero.
Il bene giuridico protetto è dunque la libertà psichica della persona da qualsiasi comportamento violento e intimidatorio in grado di esercitare una coartazione, sia diretta che indiretta, sulla sua libertà di volere o di agire, in modo da costringerla a una certa azione, omissione o tolleranza. L’imposizione del Green Pass è dunque un reato, non ci possono essere limitazioni alla libertà, al diritto al lavoro o a qualsiasi altro sopruso. Il Green Pass lede appieno i principi della nostra Carta costituzionale, pertanto inaccettabile sotto ogni punto di vista. Un governo che viola i principi costituzionali e lede diritti come quello della libertà e della libera circolazione va immediatamente cacciato dalle stanze del potere.
Il diritto alla libera circolazione non può essere pertanto limitato o vincolato da qualsiasi tipo di passaporto. Come riportato dell’avvocato penalistaMargherita Matrellain un suo intervento:‘Il diritto è una conquista che va difesa con ogni mezzo, con le unghie e con i denti. Non esiste virus al mondo, che possa mettere in congedo, la libertà, i diritti e la Costituzione.’; aggiunge inoltre: 'Il passaporto vaccinale non può essere accettato in silenzio, così come non può essere comprensibile la trasformazione della società italiana in una clinica permanente dove gli italiani pazienti, debbano essere sottoposti a prescrizioni mediche delle case farmaceutiche, che rappresentano le lobbies'’. I decreti del Governo Draghi sono provvedimenti illiberali e violano appieno la nostra Costituzione ed i nostri diritti, in quanto sono stati redatti col fine di sostenere quella che appare una tirannia politico-sanitaria. La fonte principale del nostro ordinamento è ovviamente la Costituzione, la quale tuttavia spesso rinvia, più o meno esplicitamente, a fonti di livello primario per disciplinare alcune fasi del procedimento di formazione degli atti normativi.
Ricordiamo che la sentenza n. 419/2021 del Tribunale di Pisa, ha confermato la piena illegittimità degli atti compiuti dal Governo italiano, nonché la palese violazione dei principi Costituzionali. A metterlo nero su bianco ilGiudice Onorario Dr.ssa Lina Manuali,la quale ha asserito che a causa della epidemia da COVID-19, sono state emanate disposizioni che hanno comportato la compressione di alcune libertà garantite dalla nostra Carta Costituzionale, com previsti dagli artt. 13 e seguenti della stessa. Si tratta di libertà che concernono i diritti fondamentali dell’uomo e costituiscono il “nucleo duro “ della Costituzione stessa, tanto che, secondo la dottrina maggioritaria, non sono revisionabili nemmeno con il procedimento di cui all’art. 138 Cost. - Revisione della Costituzione. Il Green Pass è una pratica incostituzionale, un atto finale per silenziare la Costituzione e privare la libertà di ogni individuo. Ognuno faccia la sua parte, di fronte alla richiesta di esibire un “documento” completamente incostituzionale, che lede libertà, diritto al lavoro o generi qualsiasi altro sopruso esponga subito querela presso la stazione dei Carabinieri”. Lo dichiara in esclusiva con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.
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