(ASI) “Nel 2016 siamo stati il primo Paese ad inserire nella riforma del Bilancio l’utilizzo del Bes, gli indicatori di Benessere equo e sostenibile, come allegato al Documento di economia e finanze.
Oggi il nostro modello è replicato in molti altri Paesi europei, ma allora ci furono non poche ironie. Ancora oggi i quattro indicatori sperimentali scelti allora, vengono allegati al DEF per misurare l’efficacia delle politiche pubbliche. Tra questi, l’indice di obesità di un Paese che non è un indicatore legato alla forma fisica dei cittadini, ma alle politiche di prevenzione, alla salute, alla consapevolezza sui prodotti alimentari. Ora dobbiamo fare il salto di qualità, recuperiamo il lavoro fatto in Parlamento, acquisendo le esperienze che vengono dai territori e rendendo il BES vincolante per le politiche pubbliche. Cibo, salute, qualità della vita e buongoverno sono tutti aspetti correlati. In Italia, in ogni territorio, c’è la storia del cibo. È dovere della politica valorizzare storia e qualità. E il nostro Paese, quando si parla di storia e qualità del cibo è sicuramente in vetta alle classifiche. Susanna Cenni, con i Dipartimenti agricoltura e enti locali del PD, sta facendo una grande lavoro per raccordare, in questa sfida innovativa nel campo alimentare, i comuni italiani che restano la spina dorsale delle strategie alimentari sui territori”. Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile enti locali della Segreteria nazionale, intervenendo al convegno svoltosi al Nazareno dal titolo "Il Buongoverno e il cibo. Le esperienze e il futuro della food policy per la transizione".