(ASI) “Sulla proposta Zan il confronto è doveroso ed inevitabile. È doveroso perché il Parlamento ha due rami e il Senato ha tutto il diritto di dire la sua su una legge importante. È necessario perché l'articolo 1 sull'auto dichiarazione di appartenenza di genere è più importante di un articolo della Costituzione e non può essere varato senza un approfondito esame e senza riflettere sulle sue devastanti ricadute sulla società e sulla stessa antropologia umana. L’articolo 4 sui reati di opinione va approfondito alla luce dei dubbi espressi da tanti giuristi.
L’articolo 7 poi deve essere necessariamente rivisto. Non si possono esporre i bambini di sei o sette anni a predicazioni di associazioni ammesse nelle scuole per un'opera di pura propaganda unilaterale. Ci sono principi costituzionali che rendono illegittimo l’articolo 7. Non si potrebbe stare nella stessa maggioranza di governo con chi dovesse mettere il bavaglio al Parlamento e imporre leggi libertofobe. La definizione della natura umana, il diritto di espressione, la violenza sui minori non sono questioni estranee alle sorti di un governo. Sono rilevanti le conseguenze che ci potrebbero essere a causa di un atteggiamento irresponsabile. E anche Mattarella deve vigilare sulle palesi incostituzionalità di alcuni articoli di questa legge che non gli consentirebbero di firmarla senza compiere un vero e proprio oltraggio alla Costituzione”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia