(ASI) Roma - “Le condizioni imposte dall’Europa sono inaccettabili, irricevibili e totalmente penalizzanti per l’avvio della nuova Ita, il Governo italiano vada avanti da solo e tuteli l’interesse nazionale”.
Così il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti, commentano quanto emerso dall’incontro di ieri tra la Eurocommissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager e i Ministri Franco, Giorgetti e Giovannini sulla vicenda Alitalia.
“E’ chiaro che la Commissaria Europea sta portando avanti gli interessi dei concorrenti europei, su Alitalia non è assolutamente imparziale come dovrebbe, e sta agendo come braccio armato degli altri vettori europei major e low cost” denunciano Tarlazzi e Viglietti che proseguono “alla luce di questi ultimi sviluppi la situazione diventa ancor più preoccupante, i lavoratori sono allo stremo e la manifestazione di ieri presso l’aeroporto di Fiumicino, indetta dalle principali sigle sindacali, che ha visto oltre 3500 partecipanti, lo dimostra! L’impostazione di metodo della DG Concorrenza palesa nei confronti dell’Italia un approccio fortemente discriminatorio, con queste regole si impedisce di fatto la nascita della newco o comunque si vuole far sì che la nuova Alitalia-Ita nasca così debole e così mutilata da non essere in grado di sopravvivere e tantomeno di essere profittevole.
Il Governo italiano deve immediatamente reagire a questo atteggiamento umiliante, vessatorio e ricattatorio, - affermano i due segretari – e se necessario valutare il ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, non tenendo conto, a questo punto, delle indicazioni europee poiché assolutamente esose e procedere immediatamente con l’avvio del vettore di bandiera dotandolo di un piano industriale adeguato al ruolo: flotta con almeno 100 aeromobili, manutenzione ed handling.
Il decollo della newco è indispensabile per il rilancio del Paese, per salvare gli 11 mila lavoratori di Alitalia e i lavoratori dell’indotto che sono oltre 40 mila”.
“Noi non ci facciamo intimidire e proseguiremo ad oltranza con le azioni di denuncia a di protesta, il prossimo appuntamento è fissato già per il 14 aprile sotto la Sede del Ministero dello Sviluppo economico” concludono Tarlazzi e Viglietti.