(ASI) "Occorre un chiarimento da parte del governo sulla pratica dell’attività venatoria, per questo motivo ho incontrato il sottosegretario L’Abbate, che ringrazio per la sua disponibilità, ed al quale ho rappresentato la situazione di disagio e confusione che regna in materia". A dirlo in una nota il senatore di Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra, capogruppo in Commissione Agricoltura.
"Siamo tutti consapevoli che la sicurezza sanitaria e la necessità di impedire i contagi siano prioritari, continua il senatore di FdI, ma risulta incomprensibile come l’attività venatoria possa scontrarsi con questi principi. La natura stessa della caccia presuppone che essa sia praticata all’aria aperta, in luoghi non affollati e tendenzialmente da soli. Spesso in compagnia soltanto del proprio cane. Così come anche le battute in braccata per la caccia al cinghiale presuppongono distanze che minimo sono di alcune decine di metri. Al di là di queste considerazioni, al sottosegretario ho sottolineato come anche lo stesso Dpcm del 3 novembre preveda all'interno delle zone arancioni la possibilità di spostarsi in Comuni diversi da quello di residenza, per svolgere attività non sospese. Ed appunto quella venatoria non è sospesa. Allo stesso tempo per le zone rosse la caccia dovrebbe essere consentita, non solo perché assimilabile ad un’attività motoria, ma perché non possiamo permettere la sospensione dei piani regionali di prelievo, il che porterebbe a produrre criticità irrecuperabili nei prossimi mesi. Ad esempio, nella scorsa stagione venatoria soltanto in Toscana sono stati abbattuti oltre 220mila cinghiali, mentre a tuttoggi l’attività di prelievo è ferma. Questo significa che la prossima primavera ci troveremo dinanzi a una situazione ingestibile con danni tali da non poter più gestire".
"Il sottosegretario si è impegnato a intervenire presso i ministri Bellanova e Speranza, attraverso i loro uffici, affinchè sia individuata una soluzione che consenta di chiarire, anche con la modifica delle FAQ, la posizione dell’attività venatoria. Impegno di cui prendiamo atto positivamente, soprattutto per le decine di migliaia di cacciatori e pescatori che con il loro impegno e passione sono i primi tutori del territorio" conclude il senatore La Pietra.