(ASI) Roma, - “Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente per sapere quali provvedimenti intenda prendere per evadere le 620 istruttorie ambientali che, dal sito stesso del ministero, risultano da svolgere da parte della nuova Commissione di Via e Vas.
Siamo preoccupati perché con questa coda di istruttorie il rischio è che si ingolfi tutta la macchina autorizzativa in capo al Mattm e di conseguenza si crei uno stallo delle opere infrastrutturali necessarie al Paese e più volte annunciate anche da questo governo come indispensabile per il rilancio economico della nazione. Questa maggioranza ha più volte sbandierato il Recovery fund come soluzione a tutti i mali dell'Italia, ma senza un'accelerazione dei processi autorizzativi, sul modello Genova, nuove infrastrutture, moderne e sicure, resteranno solo sulla carta. Il Ponte di Albiano Magra è l'esempio eclatante di questo gorgo burocratico: dopo sette mesi dal crollo potranno finalmente partire le operazioni di sgombero del torrente Magra dalle macerie, ma se la ricostruzione dovesse essere assoggettata al rilascio di una Via, i tempi per la nuova infrastruttura si dilaterebbero fino a diventare biblici”. Lo dichiarano i deputati della Lega Edoardo Rixi, responsabile nazionale Dipartimento Infrastrutture, e Vannia Gava, responsabile nazionale Dipartimento Ambiente, firmatari dell'interrogazione al ministro dell'Ambiente Costa.