(ASI) Milano - Tovaglie bianche e piatti vuoti in piazza del Duomo a Milano. Alle 11,30 comincia di oggi, 28 ottobre 2020 va in scena la protesta pacifica di centinaia di sommelier, ristoratori, cuochi, camerieri, operatori di sala, commis, chef de rang, maitre, pasticceri, gelatai e qualsiasi altra figura legata al mondo della ristorazione. Simbolicamente, vengono stese sul terreno prospiciente il Duomo, una serie di tavole bianche, accompagnate da bicchieri e piatti vuoti. Vuoti come lo sono le città italiane dopo le 18,00 grazie ai provvedimenti presi dall'ultimo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
E' grande la rabbia dei ristoratori, sentitisi raggirati dai provvedimenti del Governo: dapprima, è stato chiesto a tutti un protocollo di sanificazione anti covid19 e distanziamento per operare in sicurezza, un costo per moltissimi operatori. Ora, si intima la chiusura alle ore 18,00 vanificando tutti gli sforzi intrapresi in questi mesi post lockdown.
La protesta milanese di Piazza Duomo, comincia con il simbolico suono del "Silenzio fuori l'ordinanza", a simboleggiare il de profundis in cui sono piombati i locali italiani. Continua con l'esposizione pacifica di striscioni di protesta, inneggianti al ripristino della normalità, alla volontà di lavorare. Poiché è semplicemente questo, ciò che sta chiedendo la popolazione esasperata: lavorare con dignità.
Non è stata solo Milano ad andare in scena, stesso copione a Trieste in Piazza dell'Unità d'Italia, sempre per sostenere baristi e ristoratori.
In una Milano spenta, quasi spettrale, spaventata e delusa, spiccava il massiccio dispiegamento di forze di polizia e carabinieri. Eppure, malgrado tutto, la popolazione si sta dimostrando pacifica quanto determinata nel volere lottare per i propri diritti: lavoro e libertà.
Valentino Quintana inviato per Agenzia Stampa Italia