(ASI) Domenica, dopo trent'anni, in Tunisia avverranno libere elezioni per decretare la nascita di un'assemblea costituente incaricata di stilare una nuova costituzione.
Nei giorni scorsi alcuni attentati, rivendicati da gruppi salafiti, hanno acceso l'attesa del voto, per la cui vittoria i sondaggi danno favorito il partito islamico «Ennadha».
In Italia, la deputata di origine marocchina del Pdl segue con occhio attento quanto avviene nel Maghreb e lancia un grido d'allarme verso la comunità internazionale: "La storia si ripete ancora una volta. Il partito islamico Ennadha minaccia un’insurrezione se ci saranno brogli nelle elezioni tunisine. Mi ritorna alla mente il 1998 in Algeria, quando iniziò ad opera del Fiz proprio così la guerra civile che ha insanguinato il paese". Per la Sbai non c'è dubbio circa la strategia di Ennadha: "Minacciare in questo modo la popolazione tunisina, cercando di intimorirla e così orientarne il voto alle elezioni è ignobile ed è segno inequivocabile delle volontà estremiste ed eversive di una certa fazione".
Infine, la deputata Pdl invita l'Onu ad inviare subito ispettori a Tunisi "per vigilare sul corretto svolgimento della tornata elettorale, ma anche sulle possibili evoluzioni di questo annuncio".