(ASI) L'Aquila - Abbiamo intervistato
Emanuele Imprudente, Vicepresidente della Regione Abruzzo e Assessore Regionale con delega, tra l'altro, ai Parchi e alle riserve naturali, per fare chiarezza sulla proposta di legge regionale della Lega sul
Parco Sirente - Velino, un territorio di grande valenza naturalistica, importante per le biodiversità.
La
Regione Abruzzo ha annunciato una modifica dei confini dell'area protetta con una proposta di riduzione di circa ottomila ettari nella zona della Valle Subequana e della Valle dell'Aterno. Questa sarebbe la quarta revisione dei confini del Parco dalla sua istituzione nel 1989, dopo quelle del 1998, del 2000 e del 2011.
La proposta di legge ha causato delle proteste da parte del neonato comitato "Salviamo il Parco Sirente - Velino".
- Cosa risponde a chi contesta questa vostra proposta di legge sul Parco Sirente - Velino?
"Bisogna fare chiarezza sul progetto di legge presentato che non penalizza il territorio del Parco, anzi ridà una nuova governance e prospettiva di sviluppo al Sirente - Velino. All'interno di questo progetto di legge - ha spiegato l'Assessore Imprudente - ci sono vari temi come la riperimetrazione che non fa altro che riprendere un insieme di delibere dei Consigli Comunali dei Comuni della zona in cui si manifestava la volontà di chiedere un ridisegno dei confini del Parco".
Tutto questo a che scopo?
"C'è un problema di fondo, cioè che l'Ente Parco non ha funzionato in questi anni e le cittadinanze sono sfiduciate verso la funzione e le attività del Parco, a tal punto che alcuni Comuni (di colore politico trasversale) hanno chiesto di tirarsene fuori se non si interviene efficamente. Dunque, l'iniziativa parte da lontano. Noi - ha continuato l'Assessore Imprudente - abbiamo cercato di ascoltare le istanze dei rappresentanti dei territori, dei Sindaci e delle amministrazioni comunali che hanno chiesto di tirare fuori dal Parco aree marginali che non hanno particolare valenza ambientale, tra cui anche parti di alcuni centri storici. Anche chi non ha chiesto il riperimetramento è d'accordo, e c'è anche chi, in controtendenza, come il Comune di Ocre, ha chiesto di aumentare l'area comunale che ricade nel Parco".
- Come risponde a chi ha paventato il pericolo di manovre speculative e di danno all"ecosistema del Parco?
"Non credo che possano esserci dietro delle manovre speculative. Sono realtà che stanno morendo e hanno bisogno di infrastrutture e di servizi. Per controllare maggiormente l'area del Parco, potenzieremo anche il servizio delle guardie parco e delle guardie ecologiche volontarie".
- In breve cosa prevede la vostra proposta di legge?
"Il Parco è commissariato da alcuni anni e la nostra proposta di legge, come già detto, prevede pertanto una nuova governance con 7 anziché 12 membri del CdA compreso il presidente, dove la centralità nelle scelte sarà data ai Sindaci, per sancire un maggiore legame fra la popolazione e l'Ente Parco, con l'abbattimento dei costi complessivi. Inoltre, si prevede l'istituzione di un comitato formato da esponenti del mondo ambientalista, agricolo, produttivo, e di quello del commercio, che supporterà il CdA, rendendo partecipi le varie realtà che vivono il territorio".