(ASI) "Il voto a scrutinio segreto con il quale ieri il Consiglio regionale ha affossato una proposta di riduzione del numero dei suoi componenti già approvata dalla Prima Commissione consiliare, oltre a far perdere credibilità alle nostre Istituzioni nei confronti del Parlamento nazionale, chiamato a esaminare le proposte di riforma costituzionale, rischia di minare in modo irreparabile il rapporto di rappresentanza tra i cittadini e noi consiglieri, che siamo stati eletti a rappresentarli nell’assemblea legislativa della Sardegna e che abbiamo il dovere di rendere conto del nostro operato e delle scelte effettuate anche in sede di voto".
Lo ha dichiarato Marco Meloni, consigliere regionale e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico aggiungendo: "Si tratta di una oscurità del meccanismo democratico che deve essere superata. Per questa ragione ho ripresentato una proposta di riforma del Regolamento consiliare, che già presentai, insieme al collega Francesco Sanna, nel corso della precedente legislatura, finalizzata a escludere il ricorso al voto segreto, con le eccezioni previste nel Parlamento italiano e in quelli dei principali Paesi membri dell’Unione europea: i voti riguardanti le persone e di quelli che incidano su principi e diritti di libertà costituzionalmente tutelati, nei limiti della competenza legislativa regionale. Per quanto mi riguarda, il mio voto ieri è stato contrario all’approvazione dell’emendamento che sostanzialmente cancella la riduzione del numero dei componenti del Consiglio regionale".