(ASI) ''E' noto che il benessere non crea l'impresa e chi ci lavora. Il bilancio pubblico sta in piedi con le tasse pagate dal settore privato perche' ovviamente quelle pagate dal pubblico sono una partita di giro.
Cosi' come e' noto che il pubblico crea ricchezza solo finche' i costi non superano un livello congruo, cioe' i costi standard''. Lo ha dichiarato il senatore della Lega Nord, Massimo Garavaglia, vicepresidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama commentando il manifesto delle imprese lanciato oggi dalle organizzazioni economiche. Per Garavaglia, dunque ''e' assolutamente ineludibile l'immediata riduzione della spesa pubblica a un livello congruo, cioe' l'immediata applicazione dei costi standard. Nella vicina Grecia - ha ricordato - siccome questa operazione non e' stata fatta a tempo debito, oggi devono lasciare a casa 150 mila dipendenti pubblici. Fatte le proporzioni in italia sarebbero 650 mila , per intenderci meta' del personale della scuola. Forse e' meglio agire prima''. Paradossalmente poi, ha aggiunto infine Massimo Garavaglia ''il taglio della spesa produce sviluppo. Pensiamo alle centinaia di aziende pubbliche che chiudono in perdita distruggendo ricchezza e togliendo lavoro al privato con l'aggravante di dare servizi scadenti a costi elevati per i cittadini''.