(ASI) "Le dichiarazioni del Ministro Azzolina ci lasciano molto preoccupati, perché l’onere di questa ipotetica didattica 'a metà' ricadrebbe ancora una volta in pieno sulle famiglie", dichiara Luca Campisi Portavoce del Popolo della Famiglia di Riccione.
Il Ministro dell’Istruzione annuncia che da settembre la scuola aprirà con lo svolgimento di lezioni metà a scuola e metà a casa. Si tratta di una follia da tutti i punti di vista: i bambini non avranno una continuità nella formazione; i genitori andranno fuori di testa per organizzare il loro lavoro in base ai giorni di lezioni domestiche e molti di loro, soprattutto le mamme e i papà dei più piccoli, saranno costretti a dover scegliere tra il mantenimento dell’occupazione e la possibilità di continuare ad istruire i propri figli. Inoltre per tutte le famiglie ci sarà un inevitabile e ulteriore peggioramento delle condizioni economiche dovuto alle spese per le baby sitter e/o i mancati introiti dovuti alla richiesta di nuovi congedi parentali. Come Popolo della Famiglia - conclude Campisi - continuiamo a chiedere un piano di rientro graduale e volontario già a partire dalle prossime settimane, proprio per evitare un rientro critico a settembre.