(ASI) "Il 25 aprile non canteremo Bella Ciao, e certamente non staremo a casa. Il ridicolo appello dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di celebrare il 25 aprile intonando una canzone divisiva e che richiama a una delle pagine più buie della storia italiana, quella tra l'8 settembre e la fine della guerra, suona assurdo, offensivo e completamente fuori da una realtà che vede 60 milioni di italiani reclusi in casa da oltre 2 mesi, in balia di una classe dirigente che ha fallito su tutta la linea.
Non hanno tenuto il virus fuori dall'Italia chiudendo i confini; hanno operato tagli lineari alla sanità riducendo posti letto, chiudendo i piccoli ospedali e diminuendo il numero di medici in attività, causando, ad oggi, più di 25mila morti; hanno gettato il nostro paese nella più profonda crisi economica dal dopoguerra con un folle lockdown imposto dalle direttive di sinistri personaggi come Walter Ricciardi e di task force di tecnici inadeguati che hanno detto tutto e il contrario di tutto dall'inizio dell'emergenza; dopo il Consiglio Europeo del 23 aprile, si preparano infine a svendere la nostra sovranità all'Unione Europea, ipotecando il futuro dei nostri figli a vantaggio degli usurai del MES.
Non canteremo Bella Ciao, come sempre; non celebreremo il 25 aprile, come sempre; e non staremo sui balconi ma ovunque, nelle strade, negli ospedali, nei centri di volontariato, nella prima linea dell'emergenza sanitaria ed economica che affligge il nostro paese, come abbiamo sempre fatto sin dall'inizio della pandemia. Siamo medici e operatori sanitari, lavoratori del commercio e autotrasportatori, studenti e disoccupati, volontari inseriti in associazioni di aiuto alle famiglie italiane dimenticate dallo Stato. Ma siamo soprattutto militanti di una realtà che da sempre si batte al fianco del popolo italiano. E che anche questo 25 aprile sarà al fianco di chi è stato umiliato e tradito, pure dai suoi sedicenti eroi: non temete." Così in una nota Augusto Gozzoli - Portavoce Forza Nuova Toscana.