(ASI) Roma - Scaduto lo scorso venerdì 20 marzo l'avviso Pubblico per manifestazione di interesse finalizzato al reperimento di alloggi da destinare all’assistenza alloggiativa temporanea.
Si tratta del terzo avviso del Comune di Roma per realizzare il servizio Sassat dove si vorrebbero trasferire le famiglie dei Caat.
Saranno finalmente arrivate concrete richieste da parte di proprietari e costruttori? Lo chiediamo all'Assessorato delle politiche abitative e del patrimonio di Roma rilanciando con una proposta.
La recente pandemia ribalta completamente l'ordine delle nostre città, abbiamo necessità di ripensare l'emergenza abitativa. Per questo chiediamo a l'assessora Valentina Vivarelli di destinare gli alloggi a chi ha perso casa in questo periodo. Pensiamo ad esempio alle famiglie temporaneamente parcheggiate presso il centro della Croce Rossa di via Ramazzini che vivono nelle tende con un bagno comune esposti alla promiscuità più assoluta, pensiamo a chi a seguito di questa crisi perderà tutto compresa la casa. Questa nuova stagione dovrebbe portare il Comune a ribaltare le proprie posizioni sulle politiche abitative, abbiamo bisogno di rilanciare una stagione in cui si deve implementare il patrimonio di alloggi pubblici che possa finalmente soddisfare il fabbisogno di case di tutti precari della casa in questa città. In prima istanza delle famiglie dei CAAT che, da oltre venti anni, attendono in veri e propri ghetti la tanto agognata casa popolare.