(ASI) Si è costituito oggi a Roma il Forum contro le mafie del PD, il cui coordinatore nazionale è Franco Roberti, europarlamentare già Procuratore nazionale Antimafia.
Alla prima riunione del Forum, tenutasi oggi presso la sede nazionale del PD, erano presenti il vicesegretario Andrea Orlando, Roberta Pinotti, responsabile sicurezza della segreteria nazionale, Marco Furfaro, coordinatore nazionale Forum, Franco Mirabelli, senatore e componente commissione Antimafia, e Walter Verini membro della commissione Giustizia alla Camera. Tra i presenti anche i responsabili legalità del sindacato, associazioni come Libera, Avviso Pubblico, Centro Pio La Torre, assessori alla legalità, diversi consiglieri regionali e componenti commissioni antimafia, personalità che hanno fatto della lotta alla mafia una bandiera della loro vita
“Per il Pd il tema delle lotte alle mafie resta centrale e fondamentale - spiega Roberta Pinotti, responsabile sicurezza del PD. Si tratta di una questione che coinvolge tutti e sulla quale è necessario mantenere sempre alta l’attenzione. La cronaca purtroppo racconta ogni giorno come le infiltrazioni mafiose si annidino anche li dove non ci aspetteremmo mai. Per questo - continua Pinotti - abbiamo voluto ascoltare i territori con le loro preziose proposte e grazie al loro impegno quotidiano non solo sensibilizzano le coscienze ma rappresentano anche un baluardo della legalità nel nostro Paese”.
“Questo Forum - aggiunge il coordinatore Franco Roberti - ha ripreso i temi già affrontati degli stati generali dell’ Antimafia di due anni fa e poi conclusosi con la Carta di Milano. Noi intendiamo portarli avanti con determinazione proseguendo il lavoro nel contrasto alle mafie sia sul piano giudiziario, politico e sociale. Oggi infatti - spiega Roberti - abbiamo messo a fuoco alcuni nodi che ostacolano l’efficacia dell’azione dell’antimafia, a cominciare dalla ancora insufficiente cooperazione internazionale, passando poi per i temi legislativi riguardanti alcune norme sia della legge sblocca cantieri che della legge sullo scioglimento dei consigli comunali.
Inoltre - conclude Roberti - abbiamo evidenziato le perduranti carenze dell’agenzia nazionale per i beni confiscati, che non ha ancora ricevuto quel supporto di personale necessario e previsto dalla legge affinché funzioni in modo soddisfacente”.