(ASI) Roma – “L’apertura la settimana prossima della COP 21 sulla protezione del Mediterraneo a Napoli ci ricorda che il nostro Paese deve ancora perfezionare la sua adesione al Trattato di Barcellona con la ratifica di altri tre protocolli dopo quelli già approvati negli anni passati dal Parlamento italiano (Dumping, Prevenzione dell'emergenza, Inquinamento da fonti terrestri, Aree protette e Diversità Biologica).
Ci tengo tuttavia a sottolineare che questo ministero dell’Ambiente ha avviato un processo di rinnovata attenzione agli ecosistemi marini lungo tutta la sua azione di governo.
Prova ne sia la “Salvamare” che ha dato agli stessi pescatori uno strumento prezioso per ripulire i nostri mari dall’inquinamento delle plastiche.
O le Zea, ovvero le zone economiche ambientali, che abbiamo inserito nel Decreto clima, per esempio, e che prevedono agevolazioni e vantaggi fiscali per i comuni ricadenti nelle aree parco incluse le aree marine. E per citare ancora il Decreto clima: saranno aumentati i poteri, le risorse e gli uomini ai commissari che si occupano di bonificare le discariche abusive e in particolare la depurazione delle acque.
Così come, in termini più generali e strategici, la riorganizzazione del ministero dell’Ambiente da gennaio prevederà una nuova direzione generale per il mare e le coste.
E solo oggi ho firmato il decreto di istituzione di altre 17 nuove Zsc (Zone speciali di conservazione) per un’estensione ulteriore di 34.808 ettari, questa volta in Emilia Romagna.
Tutti passaggi strategici e necessari per una tutela dell’ambiente mediterraneo.
Per quanto riguarda i tre protocolli relativi al trattato di Barcellona che l’Italia non ha ancora ratificato, questo va fatto dal Parlamento, ma come ministro dell’Ambiente faccio un appello ai presidenti di Camera e Senato e ai gruppi parlamentari affinché al più presto possano diventare leggi dello Stato.
E voglio ringraziare anche il Wwf che tiene un faro sempre acceso sulla conservazione dell’ambiente e in occasioni come questa ci aiuta a sensibilizzare per fare sempre di più.”
Lo dichiara il ministro dell'Ambiente Sergio Costa.