Storture da raddrizzare non mancano: innanzitutto la litigiosità. La via maestra del buonsenso è ancora praticabile per chi con onestà voglia proseguire. Molti Ministri delle due parti hanno lavorato piuttosto bene, tenuto conto della loro limitata esperienza politica.
Toninelli fa parte di questo gruppo di volenterosi giovani amministratori ed è apprezzabile il suo contributo, nonostante episodiche piccole imputature e dispettucci a Salvini. Ma, tutto sommato, si tratta di dettagli.
Un buon Ministro sarebbe sicuramente anche Di Battista, e non è certo di ostacolo il fatto di essere fuori dal Parlamento. Dunque qualche "ritocco" nell'Esecutivo sembra necessario, se non inevitabile.
Allora, tutto il trambusto di queste settimane sarebbe stato inutile? Il dibattito-confronto sterile? Al contrario. Esso ha portato ad una riflessione ed ha ulteriore presa di coscienza, che diffidano delle decisioni affrettate, prese contro gli interessi del popolo italiano. Inoltre, tutto ciò è servito a smascherare i vecchi arnesi della peggiore politica. Altimo (ma non minore) aspetto positivo di questa crisi/non-crisi è che finalmente si intravede una solida direzione del PD perché Zingaretti si accinge a prendere saldamente le redini del suo partito e a liquidarei velletarismi e la presunzione di Renzi. Una volta per tutte.
Piaccia o no all'ex Cavaliere.