(ASI) Roma - Questa mattina, nell'ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza, M5S e Lega hanno presentato una mozione per tentare di sbloccare lo stallo che si è creato dopo la bocciatura, proprio da parte della commissione, del presidente designato Marcello Foa.
La mozione porta le firme di Paolo Tiramani e Gianluigi Paragone. Questa però non è stata nemmeno votata perché l'argomento della riunione della commissione era il via libera al regolamento sulla par condicio per le elezioni di Trento e Bolzano e l'argomento Foa non era all'ordine del giorno. Tuttavia il presidente Barachini ha fissato per il 19 settembre la discussione.
Nella mozione si sostiene che il cda può procedere alla votazione di un nuovo presidente senza alcuna limitazione. Questo significa che la candidatura di Foa potrebbe essere posta un'altra volta in votazione nonostante la precedente bocciatura. Soprattutto se Salvini riuscisse a trovare un accordo con Silvio Berlusconi sul nome del suo candidato.
n Forza Italia, tuttavia, si delineano diverse posizioni: “Per me sarebbe meglio passare ad altre ipotesi, ma le vie del signore sono infinite” afferma Gasparri, mentre per il capogruppo degli azzurri in Vigilanza, Giorgio Mulè: “Il ritorno in campo del nome di Foa è quello che c’è sul tavolo”. “Forza Italia dovrà dichiarare perché Foa a luglio non andava bene e invece a settembre va bene”.
Il PD, dal canto suo, annuncia battaglia e per questo i capigruppo di Camera e Senato hanno raccolto un parere legale che esclude la possibilità di ripresentare un candidato già respinto in Vigilanza.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia