(ASI) Terni – Torna a Terni per la nona volta il leader della Lega e neo Ministro degli Interni Matteo Salvini, l’ultima volta nella città dell’Acciaio risale al 27 maggio quando proprio in quell’occasione Salvini comunicò la rinuncia di Conte a Presidente del Consiglio dopo i fatti intercorsi con il Presidente della Repubblica per il nome del Ministro dell’Economia Savona.
Questa sera ad accoglierlo c’erano migliaia di ternani che hanno riempito Piazza della Repubblica, non si verificava un’affluenza del genere da diverso tempo, soprattutto per quanto concerne l’area di centrodestra.
Numeri impressionanti che fanno ben sperare in vista del ballottaggio del 24 giugno dove il candidato della Lega, Leonardo Latini affronterà al secondo turno il candidato pentastellato Thomas De Luca, già raddoppiato al primo turno dove Latini si è affermato con un abbondante 49% sfiorando la vittoria.
Salvini c’è da dirlo è riuscito anche in questo, ha ripopolato una piazza che si era distaccata dalla politica ed era delusa dagli avvenimenti recenti su sponda PD. E’ riuscito questa sera a riportare la gente ad avvicinarsi alla politica per il bene della città, inoltre è importante sottolineare che oltre al leader leghista e il candidato sindaco erano presenti gli altri rappresentanti delle liste a sostegno di Latini e i rappresentanti regionali e nazionali di Forza Italia e fratelli d’Italia; un segnale non indifferente che conferma l’unione del centrodestra.
Appena giunto nella città dell’acciaio, Salvini ha parlato della necessità di cambiamento a Terni con Latini , delle bellezze dell’Umbria e della problematica migranti a livello nazionale, lanciando non poche provocazioni alla Francia di Macron e agli altri paesi dell’Unione Europea sul delicato tema che la Lega in primis ha sempre combattuto a livello nazionale ed europeo.
Il Ministro dell’interno si sofferma anche sulla situazione legata al terremoto: “Oggi la commissione speciale ha approvato finalmente la norma per salvare nonna Peppina, che in realtà va incontro ai tantissimi cittadini colpiti dai terremoti del centro Italia. Questo facciamo, cose concrete e non chiacchiere”.
Il leader leghista ha parlato anche di lavoro, su cui ribadisce la necessità di contratti stabili e non stage precari che non danno nessuna sicurezza e portano i giovani a fare le valigie.
Il comizio si conclude con il caldo invito ad andare a votare domenica, senza dare nulla per scontato, “è importante – afferma il Ministro dell’Interno - andare a votare per ridare un futuro a questa città”.
Edoardo Desiderio - Agenzia Stampa Italia