(ASI) "E’ un bene per la Rai che siano stati approvati i palinsesti, una scelta necessaria e imprescindibile almeno per presentarsi alla convention con gli operatori pubblicitari, ma come è noto i palinsesti da soli non bastano, occorre ben altro: i contratti, le norme di tutela legale, la tempestiva pubblicità dei programmi, e altro ancora”.
Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in merito alla decisione assunta oggi dal consiglio di amministrazione della Rai di approvare i palinsesti autunnali.
“La vecchia Rai - prosegue il sindacalista - spesso su input esterni, ci ha proposto negli ultimi anni su questi temi una lunga via piena di trabocchetti, a metà fra la censura e l'autolesionismo per il futuro dell'azienda. Anche su questo si misureranno le svolte e le vere novità di funzionamento. Naturalmente per la Rai - continua Fammoni - , per il suo funzionamento aziendale e di servizio pubblico, per il suo bilancio e per il futuro dei suoi lavoratori queste scelte sono importanti ma non esaustive. La Rai è una azienda con tante possibilità - aggiunge il segretario confederale Cgil - ma ancora in evidenti difficoltà interne o intenzionalmente provocate dall'esterno e che ha bisogno di ridarsi una prospettiva industriale di indipendenza e di pluralismo, di ridare ai lavoratori che vi operano certezze per il futuro, a partire dalla fine delle esternalizzazioni e dal superamento del precariato e ai cittadini una prospettiva vera di qualità del servizio. Erano questi i temi al centro della piattaforma sindacale per il riuscito sciopero del dicembre scorso e queste sono ancora oggi - conclude Fammoni - le priorità da affrontare e che tutte le organizzazioni sindacali assieme devono riproporre”.