(ASI) “Abbiamo indicato il nome, al presidente della Repubblica, che può portare avanti il contratto di governo” e“siamo di fronte a un momento storico”.
Lo ha annunciato il capo politico del Movimento Cinquestelle, al termina del vertice, insieme alla delegazione grillina, con Sergio Mattarella. Sono stati 80 giorni – ha aggiunto Luigi Di Maio - in cui ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica”. Ha rivelato poi, lasciando il Quirinale, ai giornalisti: “Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno e soprattutto col sostegno di due forze politiche votate”.
E’ giunto poi al Colle il leader leghista Matteo Salvini che, al termine del vertice insieme alla delegazione del Carroccio col presidente della Repubblica, ha usato toni rassicuranti: “Abbiamo fatto il nome al presidente Mattarella”, aggiungendo che il nuovo esecutivo rispetterà “tutto e tutti” e in particolare “le normative e i vincoli, ma facendo crescere il paese”. Ha indicato poi l’obiettivo di ridurre l’elevato debito pubblico: “Nessuno ha niente da temere dalle nostre politiche economiche. Puntiamo – ha concluso - a far crescere l'economia italiana per ridurre il debito a fronte di politiche fallimentari”. Ha cercato così di tranquillizzare i mercati e lo spread. Ha confermato anche lui, all’uscita dal Quirinale, che il prossimo inquilino di palazzo Chigi sarà Giuseppe Conte.
La borsa di Milano ha concluso le contrattazioni odierne, a causa dell’incertezza istituzionale, in calo del’1,52%, mentre il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è schizzato a 180 punti base, arrivando così al 2,40%, soglia che non raggiungeva dal novembre 2014.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia