(ASI) "Qui al G8 ho ricordato a tutti che 24 accuse a me rivolte sono state giudicate false. Ho difeso l’istituzione del presidente del Consiglio, che e’ li a rappresentare l’Italia, che deve avere un prestigio non diminuito per le notizie che spesso sui giornali stranieri arrivano solo per la parte che riguarda l’accusa e non per come si concludono.
E’ piu’ che doveroso spiegare questa situazione a chi, soprattutto all’estero, non riesce a comprenderla, perche’ troppo spesso travisata da certa informazione che, anziche’ narrare i fatti, tende a delegittimare le istituzioni del nostro Paese."
Lo ha affermato il presidente Berlusconi al termine del G8 di Deauville:
"Credo che quello della giustizia non sia un problema da poco. Anzi, è un gravissimo problema e quindi è anche giusto parlarne". A chi gli chiedeva se l’uso di questo tema sia stato controproducente in campagna elettorale, Berlusconi ha risposto: "Non l’ho introdotto io. E’ quasi sempre venuto di conseguenza a certe domande che mi sono state rivolte. Nell’ambito di comizi che sono durati un’ora e un quarto, io ho parlato per tre minuti del problema della giustizia ma i media hanno preso soltanto quello e quindi è venuta fuori un’accusa totalmente infondata di una campagna estremistica. Noi abbiamo parlato di programmi, di risultati, della necessità di riformare la giustizia come una delle cose che dobbiamo fare. Io sono assolutamente convinto di quello che dico. Io non abbandonerò il settore della politica fino a quando in Italia non ci sarà una giustizia giusta, che dia ai cittadini la garanzia di essere giudicati da giudici indipendenti, che giudichino secondo il merito e non secondo il fatto che l’imputato sia amico o nemico".