(ASI) "Un'importante associazione che rappresenta la categoria degli artigiani di Padova ha inteso presentare una serie di proposte al Governo sul fronte fiscale per evidenziare con forza l’irrazionalità del sistema fiscale italiano e la condizione a cui sono sottoposte le aziende venete.
Le storture del sistema italiano sono molte ed irrazionali e pesano come macigni soffocando le imprese sia dal lato delle incombenze sia da quello economico (per imposte e tasse).La politica fiscale degli ultimi anni è retta da un unico criterio: le esigenze di gettito, contro le quali non c’è ragione che tenga. Questo l’ha espresso il presidente del Cndcec Dott. Miani ma è ciò che noi professionisti constatiamo ed affrontiamo ogni giorno. Malgrado supporti dottrinali e giurisprudenziali è difficile far valere i propri diritti nei confronti di un fisco che non vuole sentire altra ragione se non quella di produrre gettito per pagare le ingenti spese quotidiane, a fronte anche di stipendi e pensioni d’oro e privilegi assurdi ritenuti tali solo perché legiferati da legislature miopi ed irresponsabili. Oggi le imprese, oltre ad essere colpite da pesanti tasse ed imposte, sono soggette ad una miriade di oneri burocratici oramai insopportabili. E’ inutile diminuire la percentuale delle imposte se poi si allarga la base imponibile su cui applicarle, è il gioco delle tre carte; costi non inerenti, interessi eccedenti il ROL, eccedenza manutenzioni, IMU indetraibile, detrazione auto 20% e, per giunta, con massimali risibili, sono alcuni dei costi che le imprese devono sopportare per l’esercizio d’impresa ma che il fisco ritiene interamente o parzialmente indeducibili aumentando così la base imponibile a cui applicare le relative imposte. Questo è un fisco oramai vecchio di trent’anni e non più adeguato ai tempi attuali; le imposte dirette sono oneri che il contribuente deve pagare su una reale capacità contributiva scaturente da utili effettivi e non su un ammontare teorico. Per non parlare dell’IRAP, un altro mostro di imposta che oramai vive da vent’anni e che non accenna ancora a morire; si fa di tutto per renderla meno pesante ma a tutt’oggi grava notevolmente sui bilanci delle imprese e dei lavoratori autonomi. E’ ora che tutto il sistema fiscale venga rivisto e aggiornato alle nuove esigenze del mercato sia in ordine formale che sostanziale e non conservare un sistema arroccato al passato per garantire stipendi e privilegi inauditi a scapito di altri che necessitano maggiore attenzione. Tutto ciò possiamo attendercelo da questa classe politica? A dire il vero ho poche speranze che questo avvenga se non da nuovi soggetti che intendano veramente cambiare le sorti di questo Paese. Il Movimento Italia nel Cuore sostiene l’abolizione dei vitalizi e delle pensioni d’oro nonché la riduzione della pressione fiscale e la sburocratizzazione, riduzione e taglio dei costi delle amministrazioni pubbliche, è quanto ha dichiarato Paolo Mazzon, candidato al Parlamento del Movimento Italia nel Cuore per la regione Veneto.