(ASI) Roma - “Può un omicidio valere 8mila euro? E cosa dire di una cifra inferiore a 5mila euro per indennizzare uno stupro? Tragedie e crimini così odiosi non si ripagano con nulla, è vero, ma il governo ha offeso un’altra volta le vittime di reati intenzionali violenti che aspettano da troppo tempo un Fondo ad hoc per una tutela indennitaria degna di un Paese civile”.
Lo evidenziano i deputati M5S della commissione Giustizia. “Denunciammo il problema già mesi fa. Ora il decreto interministeriale di Giustizia, Interni ed Economia, con questi oboli ridicoli, è un altro schiaffo a cittadini in attesa da oltre un decennio che gli esecutivi italiani ratifichino una direttiva Ue sul tema datata 2004 - aggiunge in particolare il portavoce Cinquestelle Vittorio Ferraresi - mentre la Convenzione europea del 1983 non è mai stata recepita in modo serio. Il nostro Paese è stato condannato dalla Corte di giustizia Ue una prima volta nel 2007 ed è stato deferito dalla Commissione europea alla stessa Corte una seconda volta nel 2014. Il problema poteva sembrare risolto con una legge del luglio 2016, ma il decreto attuativo di cui abbiamo parlato è arrivato solo una ventina di giorni fa, dopo oltre un anno, ed è una beffa che si aggiunge al danno”.
“Come spesso accade con i provvedimenti targati Pd, la legge è nient’altro che uno spot. La presa in giro per le vittime di reati intenzionali violenti grida vendetta. L’Italia continua a essere inadempiente e questo vulnus accresce la sfiducia nella giustizia da parte di cittadini che soffrono già per la mancanza di certezza della pena a causa di tribunali intasati, di forze dell’ordine senza mezzi e di una prescrizione che falcidia ogni anno oltre 130mila procedimenti penali”, conclude la nota del M5S Camera dei deputati il portavoce Cinquestelle Vittorio Ferraresi.


