(ASI) «Leggo sulla stampa che Silvio Berlusconi, di fronte a giornalisti ed editori, avrebbe fatto il nome di Sergio Marchionne quale candidato premier del centrodestra.
Mi aspetto da Silvio Berlusconi una smentita, perché immaginare come premier italiano uno che paga le tasse in Svizzera, ha portato la sede legale della azienda che dirige, la Fiat, in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna, pur avendo la presunzione di vendere macchine “italiane”, significa aver perso il lume della ragione. Significa non avere rispetto dei milioni di italiani che fanno i salti mortali per produrre e lavorare qui, che qui pagano le tasse e che non sono scappati dopo aver preso miliardi di euro dallo Stato italiano. Dopo Calenda, ministro del governo Renzi, e Mario Draghi, presidente della BCE, un altro nome incompatibile con la nostra idea d'Italia. Solo un patriota può aiutarci a uscire dalla palude. Marchionne non lo è. Berlusconi pare voler fare di tutto per dividere un centrodestra in grado di vincere».