Dichiarazione della deputata Anna Rossomando su giustizia in risposta alle parole di Emiliano
(ASI) Mentre non è ancora dato sapere quali siano le sue proposte, dal candidato alla segreteria del PD Michele Emiliano, operatore di giustizia impegnato in politica, ci saremmo aspettati meno distrazione sulla qualità e quantità delle riforme messe in campo in questi ultimi tre anni dal Parlamento con il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Parliamo ad esempio dell'introduzione del reato di autoriciclaggio, degli ecoreati, del ripristino del reato di falso in bilancio, delle maggiori tutele per le vittime dei reati, degli interventi per essere più incisivi sui reati di corruzione, dell'ampliamento dei percorsi alternativi al carcere per favorire un reale recupero di chi sbaglia, delle misure per risolvere il sovraffollamento penitenziario e al contempo (per la prima volta negli ultimi 20 anni) lo straordinario lavoro di approfondimento sul tema della pena, della sua efficacia e utilità ai fini di recupero con gli stati generali dell'esecuzione penale. Si tratta di progressi riconosciuti da vari organismi internazionali, dalle Nazioni Unite all'Ocse.
Per quanto attiene al settore civile, riportato tra le priorità anche grazie alla determinazione del ministro Orlando, basti citare i provvedimenti per ridurre l'arretrato civile, sceso da 6 a 3,8 milioni di pendenze, l'introduzione della negoziazione assistita e del divorzio breve, la riforma del diritto fallimentare e la definitiva implementazione del processo informatico, che ha comportato a oggi risparmi stimati in 67 milioni di euro per le sole comunicazioni telematiche nel periodo tra marzo 2016 e febbraio 2017. Al riguardo, basi ricordare che nell'ultimo rapporto Doing Business della Banca Mondiale, nella voce “parametro giustizia”, l'Italia avanza in tre anni di 49 posizioni.
Con questi provvedimenti abbiamo cominciato a recuperare parte del tempo perso negli ultimi venti anni, durante i quali la giustizia è stata terreno di scontro e strumentalizzazione, tempi, siamo certi, che neanche il candidato alla segreteria del Pd Michele Emiliano rimpiangerà.