(ASI) "Il partito di Renzi non è democratico, è il partito di un capo e non si discute più di niente, neppure delle sconfitte in serie che sono arrivate. Il nostro movimento è per la partecipazione, il lavoro e l'eguaglianza sociale, come vuol essere la nostra Costituzione. Sosteniamo i referendum della Cgil sul lavoro e vogliamo togliere i capilista bloccati voluti insieme da Berlusconi e Renzi.
Ci rivolgiamo ai giovani, alle donne, ai pensionati e ai piccoli imprenditori cui le banche, se danno loro un mutuo, chiedono in garanzia le case, mentre i grandi debitori non pagano i debiti con le banche e il governo li fa poi pagare ai cittadini.
Il nostro movimento deve crescere, aprirsi al mondo cattolico, laico e socialista, e anche a chi viene dalla tradizione comunista. Siamo un movimento e non un partito, perché non abbiamo abbandonato l'idea di ricreare un partito unico del centrosinistra, che invece Renzi ha rottamato, mentre a rottamare me non c'è riuscito. Sosterremo il governo Gentiloni, ma per modificare alcune delle cose sbagliate fatte da Renzi su lavoro, scuola e banche. Le primarie del pd non sono ormai più uno strumento vero di partecipazione popolare, perché, come dimostrano i casi di Napoli e Liguria, votano le truppe cammellate e le clientele. Renzi vincerà le primarie perché i suoi gruppi di potere controllano il pd. Emiliano e Orlando certo sono migliori di Renzi, anche se io non mi occupo delle prImarie del pd, ma del movimento che stiamo costruendo, sperando sempre che si possa ricostituire un soggetto unico del centrosinistra".