Gravissima situazione che si legge in una nota ufficiale dell’Unità operativa di Endoscopia Toracica del San Camillo
(ASI) Roma - “All’ospedale San Camillo-Forlanini viene interrotta l’attività di Broncologia diagnostica e di emergenza per la gravissima carenza di strumenti endoscopici, il mancato acquisto delle pinze bioptiche e delle valvole di aspirazione per i canali di lavoro. E’ quanto si legge in una nota ufficiale dell’Unità operativa di Endoscopia Toracica dell’azienda ospedaliera inviata tra gli altri al Direttore generale e al Direttore sanitario, in cui si sottolinea inoltre l’impossibilità di ‘garantire l’esecuzione di esami endoscopici diagnostici, anche se urgentissimi, in tempi brevi” E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Una situazione drammatica per chi soffre di patologie dell’apparato respiratorio, che precede il collasso delle prestazioni sanitarie in questo ambito poiché ‘una volta andati fuori uso gli ultimi due strumenti e le 3 pinze disponibili’ l’Unità operativa si vedrà costretta a ‘sospendere completamente l’attività’. Le ripercussioni di questa condizione di assoluta gravità e incertezza si riversano anche sulle prestazioni di urgenza, dalla Terapia intensiva al Dipartimento trapianti, coinvolgendo ovviamente le camere operatorie e il Pronto soccorso. Un sistema a un passo dal baratro dell’inservibilità e inefficienza, che nel caso in cui non si intervenga in fretta e in maniera perentoria dovrà limitare l’attività esterna per gli ambulatoriali. Una situazione della cui gravità già nei mesi precedenti erano stati messi al corrente i vertici aziendali ripetutamente avvisati da sindacati e dirigenti medici, ma che sembrerebbe essere stata colpevolmente sottovalutata. Stiamo assistendo a una deriva allo stesso tempo spaventosa e deprimente di quello che una volta era un fiore all’occhiello della sanità laziale, a causa della gestione scriteriata del presidente della Regione Nicola Zingaretti. Non contenti di questo disastro il Partito Democratico si permette anche di fare una passerella indegna tra i corridoi dell’ospedale con un convegno che chiama a raccolta tutti gli attori del disastro sanitario targato centrosinistra e che ha addirittura avuto il coraggio di intitolare “Dai Lea alla sicurezza delle Cure”. E’ inconcepibile trovarsi in questo stato vergognoso, e dunque chiediamo al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di intervenire in maniera concreta ed efficace per garantire le dovute prestazioni ai pazienti del San Camillo, ripristinando gli standard di efficienza e sicurezza sanitaria all’interno dell’ospedale”.