Francesco Storace a Perugia lancia l’idea “Polo Sovranista”, nella speranza di vedere in futuro il “Partito Sovranista Italiano”

Storace(ASI) Perugia – Nella sera di mercoledì 8 Febbraio a Perugia presso l'Etruscan Chocohotel, si è svolta l'Assemblea regionale degli iscritti e simpatizzanti de La Destra di Francesco Storace e di Azione Nazionale di Gianni Alemanno, in vista del Congresso di Fondazione del nuovo partito che si svolgerà a Roma il 18 e 19 Febbraio prossimi.

Nella riunione si è analizzato la mozione congressuale che porterà alla costituzione di questa nuova formazione di destra plurale ed inclusiva nel nome della sovranità nazionale. Presenti i rappresentati per l’Umbria dei due movimenti politici, Stefania Verruso de La Destra e Andrea Sacripanti di Azione Nazionale. L’evento è stato presieduto, inoltre, dall’ex Senatore Francesco Storace leader nazionale de La Destra. Storace, Presidente della Regione Lazio dal 2000 al 2005 e Ministro della Salute dal 2005 al 2006 nel Governo Berlusconi, alla fine dell’Assemblea ha rilasciato gentilmente un’intervista ad Agenzia Stampa Italia.

 

Per quale motivo si sente l’esigenza di unire La Destra e Azione Nazionale? E in relazione al progetto del “Polo Sovranista”, di che cosa si tratta?

 

Francesco Storace: «C’è una novità innanzi tutto: finora a destra si sono registrate solo scissioni, ora si va per aggregazione! E questo è un segnale che diamo al nostro popolo.

Il “Polo Sovranista” è un soggetto che serve a far si che l’Italia si possa rappresentare nei contesti internazionali ed europei, come Nazione dotata di una propria forza autonoma di decisione. Riprendersi le chiavi di casa! In Europa ci può essere cooperazione, ma tra Stati pienamente sovrani. Non ci può essere la dittatura tecnocratica.»

 

La “Sovranità” è una tematica che si ripete spesso in tutta l’Europa e i partiti o movimenti che si rifanno a tale tesi sembrano vincere in quasi tutto il “Vecchio Continente”, come il Front National in Francia o lo UKIP di Nigel Farage in Inghilterra. Con il Polo Sovranista sperate di dare il via anche in Italia all’avanzata del sovranismo politico?

 

Francesco Storace: «Credo che sia fondamentale proprio per l’Italia. Noi non possiamo stare in balia di un’Europa che ci impone una moneta che ormai odiamo. Siamo passati dallo stare bene con 2milioni di Lire al mese a fare la fame a 1.000 Euro. Un’Europa che si impiccia addirittura di chi deve vendere la frutta e verdura al mercato con la “Direttiva Bolkestein”. Ecco tutto questo ci disgusta profondamente. Noi abbiamo necessita di recuperare libertà!»

 

Dunque l’Unione Europea per questo futuro Polo Sovranista è vista come un valore da difendere, necessità di essere riformata, oppure è un nemico da combattere?

 

Francesco Storace: «Oggi l’Unione Europea è il nemico! E’ il “Moloch” che si intromette nelle nostre vite e le sabota. C’è una moneta che decide le politiche degli Stati, io vorrei Stati che decidono le politiche monetarie.»

 

Lega Nord e Fratelli d’Italia sperate che possano fare parte di questo Polo Sovranista?

 

Francesco Storace: «Lo speriamo! Noi non abbiamo, ovviamente, alcun bisogno di primogeniture. E’ la Lega Nord il partito più forte in un’ipotesi di alleanza sovranista. Auspico che si possa arrivare a questa unitaria alleanza. Addirittura per me il fine ultimo di questo progetto, è il “Partito Sovranista Italiano”! Sarebbe stupendo unire in un’unica forza politica i sovranisti d’Italia. Se questo non sarà possibile lo faremo attraverso le sigle politiche, però questa alleanza è fondamentale per l’Italia.»

 

Arrivando ora a Forza Italia, l’atteggiamento non troppo radicale che ha tenuto il partito di Silvio Berlusconi verso il Governo di Matteo Renzi e non sicuramente anti-Unione Europea, pensa che anch’essa possa rientrare nel progetto del Polo Sovranista?

 

Francesco Storace: «Finché Forza Italia sta nel Partito Popolare Europeo, la vedo un po’ complicata. Perché quello del PPE è un partito che impone subalternità, c’è invece la necessità di liberarsi da quella catena. Sta a Forza Italia decidere che fare da grande.»

 

Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia

 

 

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