(ASI) “Le scosse che da lunghi mesi terrorizzano le popolazioni delle regioni del centro del Paese, procurando dolore e disperazione a centinaia di migliaia di famiglie, lasciano sul terreno una situazione emergenziale certamente complessa da affrontare, ma devono imporre alle nostre istituzioni concretezza e risolutezza.
La parola d’ordine utilizzata dagli amministratori locali e nazionali è ricostruzione, attraverso una programmazione di interventi che si protrarrà per lunghi anni. Maggiore confusione vi è invece su ciò che si deve fare oggi, nell’immediato, per sanare ferite quotidiane, partendo ad esempio dal lavoro. Sono decine di migliaia gli agricoltori e gli allevatori che hanno perso tutto, gli artigiani e i piccoli imprenditori che si ritrovano con la propria attività annientata. Lo Stato, attraverso gli enti territoriali, ha il dovere di ripartire proprio da questo. E’ necessario sostenere concretamente il mondo agricolo, quello artigiano, fornendo gli strumenti primari per aiutare queste realtà ad assolvere infinite incombenze di ogni giorno. A nulla serviranno le promesse a lungo termine se non vi sarà un impegno reale da subito, se sarà lasciato morire un tessuto produttivo che è invece da tutelare ad ogni costo”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.