(ASI) Roma - “L’adeguamento automatico periodico dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita è un meccanismo che si sta rivelando poco fondato dal punto di vista statistico-demografico e particolarmente ingiusto per alcune categorie di lavoratori”. Lo denunciano i deputati M5S che con Tiziana Ciprini hanno depositato una risoluzione in commissione Lavoro che impegna il governo a modificare i parametri di maturazione dei requisiti previdenziali.
“L’età pensionabile viene collegata all’aumento della speranza di vita. Peccato che secondo il rapporto Osservasalute, nel 2015 quest’ultima si sia accorciata sia per gli uomini che per le donne - spiega Ciprini - Lo Stato fa cassa a danno dei cittadini tutti e in particolare di alcune categorie molto penalizzate da mansioni logoranti. Parlo degli infermieri, degli operatori socio-sanitari, dei vigili del fuoco e dei conducenti di mezzi pesanti per conto terzi”.
“La turnazione pesante, le frequenti situazioni di stress fisico e psicologico, il ruolo sociale delicato e importante che spesso svolge chi opera in questi settori: sono tutti fattori per i quali risulta particolarmente ingiusto, e addirittura dannoso per la collettività, l'innalzamento indiscriminato dell'età pensionabile in base a errati automatismi circa l'aumento della aspettativa di vita”, aggiunge la portavoce M5S.
“La nostra risoluzione impegna l’esecutivo a modificare la disciplina vigente per tutti e ad estendere il riconoscimento di attività usurante anche alle categorie di conducente di mezzi pesanti, di infermiere, di operatore socio-sanitario e di vigile del fuoco. Per il M5S non bisogna aspettare un attimo di più: ogni occasione è buona per rendere questo Paese un po’ meno ingiusto”, conclude Ciprini.