(ASI) Roma - Ritorna attuale dopo il Governo Berlusconi il Ponte sullo Stretto di Messina, ne ha parlato oggi il Premier Matteo Renzi durante l’assemblea che ha celebrato i 110 anni dalla fondazione del Gruppo Salini-Impregilo.
Il Premier ha rilanciato dunque la grande opera mai realizzata nel Paese, ferma da oltre 10 anni, che può far parte del completamento della Napoli-Palermo e che può creare centomila posti di lavoro.
Tramite il suo Presidente, Gianni Vittorio Armani, l’ Anas proprietaria dell’infrastruttura dichiara la propria disponibilità ed è pronta a riavviare l’opera, da diversi anni attende il via libera del governo.
Oltre al ponte sullo stretto; Renzi rilancia la necessità di realizzare altre grandi opere come la banda larga per creare la “gigabyte society”:
"Quello che chiedo a voi è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro. Bisogna sbloccare i cantieri e serve la banda larga perché la rete di domani non sarà una diga in Italia né l'autostrada del Sole, ma la banda larga, la gigabyte society, la velocità. Bisogna poi continuare le grandi opere dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina. Noi siamo pronti!”.
Le reazioni dal mondo della politica non si sono fatte attendere, la prima è quella del Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini:
«Se dovessi decidere le priorità, per me non sarebbe quella. Sarebbe rilanciare il lavoro al Sud e poi mettere in sicurezza il nostro territorio. Prima pensare alla sicurezza dei cittadini poi al resto ».
Beppe Grillo, interviene sulla vicenda tramite un comunicato apparso sul suo blog:
«Il MoVimento 5 Stelle è riuscito, grazie a Virginia Raggi, a bloccare le irresponsabili Olimpiadi del 2024 a Roma, ma non siamo ancora riusciti a frenare gli appetiti malsani di chi vuole fare a tutti i costi grandi opere inutili con i soldi dei cittadini. Il Menomato Morale oggi ha detto che è pronto ad aprire i cordoni della borsa (di soldi pubblici dei cittadini) per far ripartire il progetto del Ponte sullo Stretto, un'opera costosissima, inutile e in piena zona sismica.
Un'opera che non vedrà mai la luce, già costata circa 600 milioni di euro ai contribuenti, per il quale Monti stanziò 300 milioni per il pagamento delle penali per la NON realizzazione del progetto. Secondo il piano economico, approvato dal consiglio d’amministrazione della Stretto di Messina Spa il costo dell’opera sarebbe di 8,5 miliardi di euro, mezzo Reddito di Cittadinanza con cui il M5S salverebbe 10 milioni di italiani dalla fame. Un ponte di 3.000 metri con profilo aerodinamico non è mai stato fatto prima d’ora. Non c’è la sicurezza che regga, in particolare in una zona altamente sismica (ricordate il terremoto di Messina?) e con correnti fortissime. Non gli basta il record di 80 miliardi di aumento del debito pubblico nei primi sei mesi di quest'anno, ne vuole creare altro senza portare alcun beneficio ai cittadini».
Maurizio Lupi, Capogruppo alla Camera dei deputati di Area Popolare afferma in occasione della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge: "Un nuovo regime fiscale per le piccole imprese" anche alcune considerazioni sulle dichiarazioni del Premier Renzi:
«Abbiamo apprezzato oggi la dichiarazione del presidente del consiglio che ha detto si alla proposta di Area Popolare, annunciata dal Ministro Alfano e dall’onorevole Garofalo di riprendere la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, ha detto oggi noi ci siamo, il Gruppo di Area Popolare presenterà oggi stesso una richiesta alla capogruppo per i iscrivere una proposta di legge sulla realizzazione del ponte sullo stretto».
Da Forza Italia arrivano invece le dichiarazioni del Capogruppo alla Camera dei deputati, Renato Brunetta
«Il ponte sullo stretto di Messina come arma di distrazione di massa: Renzi disperato perché ormai sa che perderà il Referendum le prova tutte, adesso ci prova anche con il ponte sullo stretto di Messina, non è credibile nessuno gli ha dato retta, persino i suoi, eppure lui va avanti io gli dico forza Renzi continua cosi, altre tre proposte come quella non credibile del ponte sullo stretto di Messina e il no arriva al 60%, vai avanti così che vai bene!».
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia